07 Maggio 2024: La Mia Prima Confessione

Oggi tutti gli occhi del mondo si sono rivolti a Roma. È iniziato il Conclave, l’elezione del nuovo Papa. Oggi è anche il giorno di Santa Flavia. Ho saputo che è l’anniversario di ordinazione sacerdotale di un prete che seguo su Instagram, e il compleanno di un altro sacerdote della mia parrocchia.

Questa data, il 7 maggio, è diventata importante anche per me. Il 7 maggio 2024 ho ricevuto per la prima volta il sacramento della confessione.

Io, che da ragazza guardavo con sospetto la confessione e mi sentivo felice di essere protestante. Pensavo fosse una forma di umiliazione: dover raccontare a uno sconosciuto le cose brutte che solo io e Dio conoscevamo.

Ma quel giorno è arrivato. La mia prima confessione: la confessione di una vita intera. Mi sono preparata. Ho chiesto a diverse conoscenti di raccontarmi le loro esperienze. Ho ascoltato diversi video per capire come fare un esame di coscienza. Ho cercato il posto giusto per me: volevo che ci fosse un confessionale. Un’amica mi ha consigliato un sacerdote che lei considerava santo – che poi è diventato il mio padre spirituale.

Ho scritto una pagina A4, fronte e retro, con tutti i peccati che riuscivo a ricordare. Ho cercato di scriverli così com’erano, senza giustificazioni. Ho sofferto molto prima di entrare nell’Abbazia. Ci ho pensato due volte, ma alla fine sono entrata. Dopo aver parlato per quasi un’ora con il sacerdote, raccontandogli un po’ della mia storia, siamo entrati nel confessionale.

Sacerdote: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Io: Amen.
Sacerdote: Sia lodato Gesù Cristo.
Io: Sempre sia lodato.
Sacerdote: Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa pentirti e confessare umilmente i tuoi peccati.

Ho aperto la mia lista. L’ho letta tutta, cercando di parlare con vero pentimento. Durante la lettura non c’è stato nulla di spettacolare, solo vergogna. Alla fine, ho ricevuto l’assoluzione.

Poi il sacerdote mi ha detto: “Questo pomeriggio vedrai, ti sentirai molto meglio.” E così è stato. Sono tornata a casa sentendomi libera. Sentivo che avrei potuto morire quel giorno, tanto ero colma di gioia. Una gioia inspiegabile. Sentivo Dio vicino a me. Avevo la sensazione che non avrei mai più peccato in vita mia.

Da quel giorno, fino a oggi, mi avvicino a questo sacramento più o meno una volta al mese. Ogni volta, soffro prima di arrivare. Vorrei accorciare il tempo tra una confessione e l’altra, ma non ci sono ancora riuscita.

Di recente, ho ricevuto il link di una catechesi sulla confessione. Una catechesi breve, diretta, illuminante. Di tutto ciò che è stato detto, mi è rimasto impresso:

"Questo è il compito della confessione: diventare te stesso. Cristo vuole che tu sia davvero te stesso. Don Giovanni, il mio padre spirituale, mi ha fatto desiderare questo: non aver paura di me stesso, dei miei peccati, e desiderare ciò che Cristo desidera per me. Così, confessione dopo confessione, la grazia ha lavorato in me perché potessi, a poco a poco, diventare me stesso, avere sempre più coscienza di chi sono. Ognuno dovrebbe scegliere quel confessore che lo aiuta a compiere questo viaggio spirituale nel profondo di sé."

Vi consiglio vivamente di ascoltare la catechesi completa:

🔗 Catechesi sulla confessione – YouTube

Quel 7 maggio 2024 sono arrivata a casa e ho seguito il consiglio del mio confessore: "Fai un bel mazzetto di quel foglio… e brucialo."


Così i miei peccati si sono bruciati, ma non mi hanno bruciata.

Commenti

  1. Que relato lindo, Dani. Saber que temos o perdão Dele e o amparo Dele, é absolutamente o mais importante. Gratidão pela partilha desse momento tão belo.

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