Dall’Immacolata Concezione al Desiderio di Vedere Maria
Tra tutte le sfide che un protestante affronta nel cammino verso la fede cattolica, la Vergine Maria è senza dubbio la più difficile. Per un protestante, come lo ero io, Maria era considerata speciale solo perché aveva portato Gesù in grembo, ma avrebbe potuto essere qualsiasi altra donna. Se non ci fosse stata lei, Dio avrebbe potuto scegliere perfino una pietra. Non ricordo una sola omelia protestante che parlasse di Maria.
Il suo nome, Maria, sembrava quasi portare una maledizione. In una delle denominazioni che frequentavo, si praticavano addirittura "preghiere di rottura della maledizione" per le donne che portavano quel nome, considerandolo legato a un culto idolatrico. Io stessa, passando davanti a una chiesa cattolica, dicevo: "Il sangue di Gesù ha potere", come se volessi scacciare una presenza demoniaca.
Quattro anni fa ho iniziato il mio cammino nella Chiesa Cattolica. Un percorso inizialmente pieno di insicurezze e dubbi. Negli ultimi due anni, però, le mie incertezze hanno iniziato a dissolversi, lasciando spazio a nuove certezze. Ma Maria rimane per me un grande mistero che si svela lentamente. Ho letto diversi libri per comprendere meglio i dogmi mariani, e uno in particolare mi ha toccata profondamente: "Salve, Regina: la Madre di Dio nella Parola di Dio", scritto dall'ex pastore presbiteriano Scott Hahn. Questo libro è stato fondamentale per me, perché spiegava i dogmi con una chiarezza rivolta a chi, come me, aveva una mentalità protestante.
Oggi, 8 dicembre 2024, nella solennità dell’Immacolata Concezione, celebro con gioia. Ora comprendo che questo dogma non è altro che parte di un piano perfetto, nato dal cuore di Dio. Come dice il cardinale John Henry Newman, citato da Scott Hahn:
Maria non fu un semplice strumento in un atto della divina Provvidenza. La Parola di Dio (...) non si limitò ad attraversare Maria, come può attraversare noi nella Santa Comunione. Quello che il Figlio Eterno assunse non fu un corpo celeste(...). No, il Figlio assorbì, risucchiò il sangue di Maria e la sua essenza nella sua persona divina. Diventò uomo da lei, e ricevette i lineamenti e i tratti di Maria come l'aspetto e il carattere con cui doveva manifestarsi al mondo. Fu riconosciuto senza dubbio come suo Figlio per la sua somiglianza con lei (...) Non era quindi appropriato (...) che il Padre Eterno dovesse prepararla a questo compito con una qualche santificazione straordinaria?
A questo possiamo aggiungere un versetto chiave:
E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. Luca 2:52
Gesù cresceva in sapienza e altezza. Ma come può Dio, che è la Sapienza stessa, crescere in sapienza? Questo accadde perché si era spogliato della sua natura divina e, come uomo, doveva imparare. E da chi imparò? Da Maria. Certo, anche da Giuseppe, ma Maria è rimasta accanto a Lui fino alla fine.
Come avrebbe potuto crescere in saggezza con una madre qualunque? Gesù, vero Dio e vero uomo, necessitava di una madre santa, pura e retta.
La settimana scorsa, mentre svolgevo le faccende di casa, ascoltavo un’omelia del sacerdote brasiliano Paulo Ricardo. Parlava di Maria con tanta dolcezza che per la prima volta ho provato il desiderio profondo di vederla. Ho pensato: Anch’io vorrei vedere Maria.
Quello stesso giorno, sono andata in una casa per disabili dove ho iniziato il volontariato. La prima persona che ho incontrato mi ha presentato due donne: entrambe si chiamavano Maria. Sentendo i loro nomi, i miei occhi si sono riempiti di lacrime, e nel cuore ho sentito come una risposta: Ecco, ti presento Maria. Prenditi cura di loro.
Quando è stato proclamato il dogma dell immacolata concezione?
8 dicembre 1854.
Con quale papa?
Papa Pio IX.
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