Il Nome di Dio e la Nostra Relazione con Lui
A fine settembre ho iniziato un corso chiamato Le 10 Parole, che tratta dei 10 comandamenti. All'inizio pensavo che sarebbe stato un percorso breve, con 10 incontri, uno per ogni comandamento. Mi sbagliavo di grosso! Il corso dura solitamente 1 o perfino 2 anni. Pensate quanto si può approfondire ogni comandamento!
Ad esempio, la prima parola (o comandamento) ci ha occupati per circa 7 incontri, praticamente due mesi. Ora abbiamo iniziato la seconda parola, e l'ultimo incontro mi ha toccato profondamente il cuore.
Il secondo comandamento, così breve, apparentemente "semplice", è in realtà di una profondità sorprendente:
«Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio» (Es 20,7).
In pochissime parole, nel contesto del popolo ebraico, il nome rappresenta la persona stessa e il suo destino. Nell'ebraico originale, il comandamento può essere interpretato come 'non assumere per te stesso il nome di un altro'. Da questa comprensione, siamo stati guidati a riflettere sull'importanza della relazione con Dio: non possiamo permetterci che sia superficiale o mediocre.
E quando guardiamo la croce, CHI vediamo?
Foto:archivio personale
Su questo argomento tornerò più avanti.
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