Giovanni Battista e la Domanda che Dobbiamo Farci
Le mie figlie frequentano il catechismo in una parrocchia di Bologna. Notando che spesso non sono molto attente durante l'omelia, ho capito di doverle aiutare in modo più attivo. Così, ho iniziato a portare loro il Vangelo della domenica durante la settimana, leggendo e facendo piccoli commenti per stimolare la loro coscienza e coinvolgerle di più.
Condivido con voi un po' del lavoro che svilupperò con loro nel corso di questa settimana. L'obiettivo è che la Parola di Dio, entrando nei loro cuori, porti vita e accresca la fede.
Spero che questo materiale possa essere utile anche ad altri genitori.
Il Vangelo della prossima domenica (15/12/24)
Il Vangelo di questa domenica è tratto dal capitolo 3 di Luca, dai versetti 10-18. Questa lettura si inserisce già nel bel mezzo di una conversazione, quindi per comprenderne appieno il contesto, è utile partire dal versetto 1.
Dal versetto 1 al 9 troviamo un'introduzione storica che ci aiuta a comprendere il periodo in cui si svolgono questi eventi. Siamo al tempo dei tetrarchi Erode e Filippo, e dei sommi sacerdoti Anna e Caifa. In questo contesto, Giovanni Battista, cugino di Gesù, predicava il battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Le sue parole erano spesso dirette e scomode, come dimostrano alcuni esempi:
- "Razza di vipere! Chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente?"
- "Non cominciate a dire in voi stessi: ‘Abbiamo Abramo per padre!’ Perché io vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo anche da queste pietre."
- "La scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco."
Nonostante queste parole dure, le persone cercavano il pentimento. Infatti, la nostra lettura di oggi si apre con una domanda che veniva posta a Giovanni:
"Che cosa dobbiamo fare?"
Le tre categorie di persone
"Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto."
"Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato."
"Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, accontentatevi delle vostre paghe."
Per ciascun gruppo, Giovanni offre una risposta specifica, legata al loro ruolo e alle sfide che affrontavano nella loro vita quotidiana.
Un'applicazione personale
Se fossimo lì e chiedessimo a Giovanni: "Cosa dobbiamo fare per compiere opere degne di conversione?", cosa ci direbbe? E cosa risponderebbe ai nostri figli? Provate a porre questa domanda ai vostri bambini e a riflettere insieme.
Riassunto:
1) La prima cosa da fare è iniziare a leggere il Vangelo della domenica. Come spiegato, in questo caso è meglio partire dal versetto 1 per comprendere tutto il contesto.
2) Non avere fretta di leggere tutto in una volta.
3) Rispondete alle domande, ponetene altre e spiegate le parole difficili (ad esempio: chi erano i pubblicani, cosa significa tasse, esattori, estorcere, opere degne...).
4) È importante che i bambini capiscano che la domanda "Cosa dobbiamo fare?" esprime il desiderio di questi gruppi di compiere opere degne di conversione.
5) Entrate nella scena del Vangelo: se tu e i tuoi figli foste presenti, a quale gruppo apparterrebbero? Create insieme il nome di un gruppo o persino due gruppi distinti (uno per i figli e uno per i genitori) e immaginate cosa Giovanni risponderebbe a ciascuno. Riflettete su questo insieme.
La seconda parte di questa lettura sarà pubblicata domani, perché contiene dettagli che meritano un post dedicato.
Buona meditazione!
Commenti
Posta un commento