Creatività e Gioia per Insegnare il Vangelo ai Figli
Volevo condividere con voi la nostra esperienza pratica della meditazione sul Vangelo della prossima domenica. Ho scritto due post a riguardo, che potete trovare qui:
Martedì sera, dopo cena, ho coinvolto anche mio figlio adolescente in un gioco: indovinare il significato di parole come ventilabro, aia, pula, legaccio. Dando loro indizi e usando il gioco del "vicino/lontano" con fuochino e fuoco, siamo riusciti a rendere il momento divertente e interattivo. Tra risate e tentativi, hanno compreso ogni termine. A quel punto, ho letto loro il passo del Vangelo, e tutto ha avuto più senso per loro.
Prima di metterle a dormire, ho letto l'intero brano, Luca 3,1-18, con un approccio più riflessivo. Ho chiesto a ciascuna di immaginare quale gruppo avrebbe rappresentato se fosse stata presente e cosa avrebbe detto Giovanni Battista. Vedendo la loro difficoltà nel identificarsi in un gruppo specifico, le ho suggerito di formare "il gruppo delle figlie". Loro, divertite, mi hanno detto che io sarei stata nel "gruppo delle mamme". Le risposte spontanee sono state incredibili. Inizialmente, risposte "catechistiche" come "essere più studiosa" o "essere più organizzata". Poi, una di loro ha riflettuto più a fondo e ha detto che Giovanni avrebbe potuto dirle di imparare a dire di no. Ne è scaturita una conversazione profonda.
Secondo loro, Giovanni avrebbe detto a me di essere più paziente. E devo dire che hanno ragione.
Leggendo i versi finali, abbiamo riflettuto insieme sul significato del frumento e della pula. Ho spiegato che la pula rappresenta non solo chi non vuole cambiare vita, ma anche tutto ciò di negativo che dobbiamo lasciar andare.
È stata un’esperienza indimenticabile. Vi incoraggio a creare momenti così speciali nelle vostre famiglie!
A presto!
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